TRASPARENZA E CHIARENZA NON VANNO D’ACCORDO.

Questo pomeriggio, 4 luglio 2019, si è tenuto il Consiglio comunale per procedere, tra l'altro, alla sostituzione del dimissionario Lacchiana. Come volevasi dimostrare, tutti uniti appassionatamente, senza esitazione alcuna, destra e sinistra, M5S(?), PD, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Diventerà Bellissima, UDC, Lega e Autonomisti, Lacchianiani e Chiarenziani, hanno votato per fare subentrare il primo dei non eletti della lista Lacchiana (Carmelo Lombardo). Su questo nei prossimi giorni ci tornerò in modo compiuto. Mi preme sottolineare una cosa avvenuta in Consiglio comunale. Uno o più cittadini stavano riprendendo con il telefonino la seduta e il consigliere Rizzo ha chiesto al Presidente del Consiglio, San Filippo Curia, di farli cessare. Tosto il stant'uomo ha provveduto in proposito e ha fatto cessare lo scempio (che volete è uomo d'ordine). Alla faccia del motto di Chiarenza, decantato nel manifesto 3 x 6 metri che campeggiava vicino al mercato prima delle elezioni: Chiarenza, intransigente garante di trasparenza, onestà e competenza. Senza dire delle dirette streaming tanto invocate dal M5S, d'altra parte se ne ha notizia di questi millantatori?
Trasparenti al punto che hanno paura che si riprendano e diffondano le immagini delle riunioni del Consiglio comunale. Mi verrebbe da dire CODARDI.
Tornando ad un minimo di serietà un amico in piazza ha richiamato alla mia mente una famosa scena del film di Monicelli Il Marchese del Grillo con il grande Alberto Sordi che si attaglia perfettamente alla situazione. La situazione di chi ritiene di non dover dare conto a nessuno, che sia io che ho inviato una memoria di dieci pagine liquidata in meno di un minuto, o che siano i cittadini aidonesi che avrebbero voluto essere informati. Anche l'informazione è un bene comune.
A voi Il Marchese del Grillo cliccando su questo link..



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